Noto anche come nodo Victoria, doppio semplice e nodo Prince Albert, con riferimento a principe Alberto d’Inghilterra, il nodo doppio è estremamente diffuso grazie alla sua versatilità e semplicità di esecuzione. Una variante del classico four-in-hand, il nodo doppio sa essere elegante senza essere imponente. Si tratta di un nodo estremamente versatile, adatto sia alle occasioni molto formali, come cerimonie e ricevimenti, che a situazioni meno fastose, nelle quali è tuttavia richiesta una presenza curata, come un incontro di lavoro o, in generale, per il look da ufficio.
Il campo di applicazione del nodo doppio è vasto e si tratta di un tipo di nodo elegante nella sua semplicità, facilmente abbinabile ad una camicia ed una giacca classica.
Molto simile al nodo semplice, o four-in-hand, se ne differenzia in quanto durante l’esecuzione è prevista una seconda rotazione della cravatta a livello dell’estremità più sottile, detta gambetta, per creare uno spessore maggiore del nodo.
In buona sostanza, invece di far roteare la cravatta su se stessa una sola volta, il giro deve essere eseguito due volte. Il nodo doppio non è piccolo come quello semplice ma è, al contempo, non eccessivamente voluminoso da risultare ingombrante, e proprio per questo motivo è il nodo più semplice da abbinare.
Nodo cravatta doppio: a chi è adatto
Il nodo doppio è adatto a uomini di ogni statura e corporatura, e dona particolarmente a chi ha il busto brevilineo. Si adatta alla figura di qualunque uomo proprio perché si tratta di un nodo in grado di creare il giusto equilibrio. Il suo aspetto asimmetrico ti permetterà, inoltre, di apparire meno contratto.
Elegante e facile da realizzare, il nodo doppio si addice alla maggior parte delle camicie e la sua dimensione consente l’abbinamento con capi dal colletto classico, lungo ed aperto.
Come indica la definizione, il nodo doppio risulterà più voluminoso del nodo semplice, e questa tecnica è pertanto adatta a quasi tutte le cravatte, sia larghe che strette, purché il tessuto renda la cravatta leggera e non crei un eccessivo spessore.
Il nodo doppio funziona al meglio con i tessuti sottili, come per esempio le cravatte in seta o in raso, e farà risaltare ulteriormente la lucentezza del tessuto.
Se ne sconsiglia l’utilizzo quando si deve indossare una cravatta in maglia o in velluto, in quanto, eseguendo un doppio giro, si raddoppia lo spessore e si rischia che il nodo risulti troppo ingombrante.
Pertanto, è meglio evitare il nodo doppio con le cravatte dalla stoffa spessa ed impegnativa, per non sembrare eccessivamente strozzato.
Il nodo doppio si accompagna sia alle cravatte in tinta unita che a quelle decorate, in quanto la larghezza del nodo consente di mantenere ben visibile il disegno, senza grandi distorsioni.
Nodo cravatta doppio: come realizzarlo
Se hai familiarità con il nodo semplice, con un passaggio in più potrai facilmente eseguire il nodo doppio. Il nodo doppio è veloce da realizzare, e consente di annodare la cravatta creando un effetto di maggior riempimento.
La base di partenza consiste nel nodo semplice, e durante l’esecuzione si compiono due giri a livello dell’estremità più sottile della cravatta, detta gambetta.
Per eseguire il nodo doppio occorre, quindi, eseguire tutti i passaggi del nodo semplice, avvolgendo la gamba attorno alla gambetta non una ma due volte. Questo è il segreto per un nodo dalla struttura più importante.
Vediamo nel dettaglio i passaggi che ti consentiranno di realizzare un perfetto nodo doppio.
- Innanzitutto, indossa la camicia, abbottonala fino all’ultimo bottone ed alza il colletto.
- Fai scorrere la cravatta intorno al collo. Le due estremità della cravatta devono essere posizionate in modo asimmetrico. L’estremità più larga, chiamata gamba, deve essere molto più lunga dell’estremità sottile, detta gambetta.
- Al disotto del collo, sovrapponi la gamba alla gambetta, e falla passare dietro, fino a farla uscire nuovamente sul davanti.
- Ripeti una seconda volta questo giro, mantenendo un dito nell’anello formato dal sovrapporsi delle due falde, evitando di stringere eccessivamente, poiché risulterebbe difficile fissare il nodo in seguito.
- Prendi la gamba, sollevala verso l’alto e falla passare nel doppino tra collo e cravatta, infilando poi questo lembo nello spazio in cui si trovava il dito. A seconda delle preferenze, è possibile infilare la gamba sia nell’anello interno che in quello esterno. La creazione dell’anello dipende da quanto hai stretto la gambetta in precedenza.
- Sfila il dito con delicatezza e regola il nodo che hai ottenuto, fallo risalire fino al colletto della camicia e posizionalo al centro.
Una volta terminata l’esecuzione, controlla che la gambetta non sia visibile e che la punta della cravatta sia allineata alla cintura. Le proporzioni a risultato concluso sono fondamentali per ottenere un aspetto elegante.
L’agevolezza di esecuzione del nodo doppio si comprende solo dopo aver acquisito la tecnica, dopo aver eseguito per qualche volta il nodo il risultato sarà ben fatto e l’esecuzione sarà diventata rapida. Sarà, inoltre, più semplice individuare la posizione ideale di partenza di gamba e gambetta della cravatta.