La cravatta rappresenta un elemento fondamentale per l’abito dello sposo, da scegliere con estrema cura. Se negli anni Settanta la cravatta a farfalla veniva comunemente indossata il giorno delle nozze, durante gli anni Ottanta ha ceduto il posto alle cravatte larghe. Nel corso degli anni Novanta, hanno fatto una breve comparsa le spericolate cravatte fantasia, per scomparire altrettanto rapidamente lasciando il posto a modelli più classici durante i primi anni Duemila, caratterizzati però da nodi molto voluminosi.
Il trend del momento prevede nodi più minuti rispetto a qualche stagione fa, come il nodo four-in-hand o il mezzo Windsor, che ben si abbinano al colletto all’italiana, tornato di gran moda al momento.
Il nodo doppio è tendenzialmente il più diffuso per il giorno delle nozze, grazie al triangolo perfettamente simmetrico che si viene a creare, con un effetto gradevolmente ordinato.
Come scegliere la cravatta per il matrimonio
Innanzitutto, la cravatta da indossare il giorno delle nozze deve essere sobria, chic ed elegante.
È essenziale scegliere la forma della cravatta in base alla propria conformazione fisica, così da ottenere un risultato armonioso ed equilibrato.
Se sei alto e slanciato, scegli una cravatta slim, modello molto in voga negli anni Quaranta, e tuttora simbolo di stile, mantenendo al contempo un’allure attuale. L’abbinamento ideale è con un completo scuro in tinta unita, in cui si disgiungerà una giacca modello Redingote.
Se, invece, hai una corporatura più robusta, il consiglio è quello di optare per una cravatta dal taglio classico, che non superi i 7-8 centimetri di larghezza, da abbinare ad un tre pezzi nella tonalità del grigio antracite, il giusto connubio di eleganza e tradizione, utile anche per snellire la silhouette.
Le stoffe più indicate per la cravatta da indossare il giorno delle nozze sono la seta pura ed il taffettà, mentre lana, cotone piqué ed altre varianti di tessuto sono da evitare. No categorico alle fibre sintetiche ed al cotone, anche se il matrimonio ha luogo nella stagione estiva.
Il colore della cravatta è da valutare con altrettanta attenzione. Generalmente, per il matrimonio, il consiglio è quello di orientarsi sul classico in tinta unita o a piccoli motivi.
Se non vuoi osare ed hai scelto un abito dal taglio classico, scegli una cravatta nelle sfumature del grigio, dal perla all’antracite, che coniuga perfettamente eleganza e tradizione.
Per un tocco di creatività, puoi optare per una cravatta nei toni del bordeaux, dal rosso cardinale al vinaccia. Una cravatta di questa tonalità è di sicuro effetto, rimanendo al contempo estremamente elegante ed adatta alla cerimonia.
Una cravatta blu o blu reale è, invece, in grado di regalare al look un’aria regale e raffinata, perfetta per il matrimonio. Il blu, inoltre, si addice ad ogni fascia d’età e si abbina praticamente a qualsiasi colore.
Se hai scelto di indossare il tight, orientati sui raffinati modelli Plastron, chiamati anche Ascot, ovvero cravatte ampie adatte alle occasioni formali e importanti.
Il Plastron deve essere annodato intorno al collo e regalmente tenuto fermo da un gioiello/spilla. In questo caso sono ammesse sia la tinta unita che le fantasie molto piccole, come i pois.
Molti sposi scelgono di seguire la tradizione e prediligono l’uso del papillon, perfetto in abbinamento ad uno smoking scuro e dal taglio rigoroso. Fai attenzione al tessuto, che, come per ogni altro modello, deve essere pregiato.
Infine, se indossi la pochette, non dimenticare il fazzolettino, che però non deve essere dello stesso colore della cravatta o del papillon.
Cravatte da evitare
A prescindere da quale sia il tuo stile, ci sono alcune tipologie di cravatta che non si addicono al giorno delle nozze, come i modelli ripresi dagli anni Settanta, stretti in alto e larghi in fondo, ed i motivi fantasia.
Il giorno delle nozze è altresì sconsigliabile indossare una cravatta nera, più adatta a cerimonie dal tono meno gioioso, così come i colori non previsti dal dress code, come il giallo, il salmone, l’ocra e l’arancio, troppo appariscenti per l’occasione, che rischiano di sfiorare la mancanza di buon gusto.
Nodo cravatta sposo: quale scegliere?
Windsor o mezzo Windsor, semplice o doppio, piccolo o a farfalla… Quello dei nodi per cravatta è un universo pressoché infinito, caratterizzato però da alcune semplici regole per ottenere un risultato riuscito.
Innanzitutto, è fondamentale proporzionare il nodo della cravatta al collo della persona ed al materiale in cui è realizzata. È altrettanto importante dare la precedenza al buon gusto invece che al desiderio di stupire.
Per questa stagione, lo sposo elegante è bene che rinunci a quei giganteschi nodi tanto in voga nei primi anni Duemila, così come le cravatte sgargianti sui toni spericolati del rosa e del fucsia.
Al centro della scena abbiamo ora i nodi più minuti, come il nodo semplice, o four-in-hand, ed il mezzo Windsor, perfettamente in tono con le camicie con i colli all’italiana.
Il nodo doppio è in grado di creare un effetto piacevolmente ordinato e simmetrico e, in linea di massima, nei matrimoni è il nodo più diffuso, proprio per il triangolo perfettamente simmetrico che si viene a creare.
I colori da privilegiare in questa stagione saranno quelli dell’avorio o del grigio, animati da fantasie Regimental o da piccoli pois, da abbinare a camicie rigate o ad abiti micro gessati, per dare spazio alla creatività anche nel rigore più elegante.
Per gli sposi alti e slanciati è consigliabile scegliere un nodo semplice, mentre per gli sposi di corporatura più robusta sono più indicati il nodo doppio ed il mezzo Windsor.